Prestare attenzione alla COMUNICAZIONE NON VERBALE permette di cogliere dell’interlocutore un sottotesto composto di reazioni emotive, intenzioni, desideri e pensieri che ampliano, se non addirittura contrastano, con ciò che egli intende esprimerci con le parole. Del resto anche Freud affermava “Nessun mortale può celare un segreto. Chi tace con le labbra chiacchiera con la punta delle dita e si tradisce attraverso tutti i pori”.

Lungi da sperimentarci come detective dilettanti (finendo magari per incappare in interpretazioni fuorvianti che ci allontanano anziché avvicinarci agli altri), possiamo invece imparare ad osservare e comunicare utilizzando una molteplicità di canali che non siano solo quello verbale, in modo da entrare maggiomente in sintonia e in relazione con gli altri e magari comprendere un po’ di più chi abbiamo davanti.

Dott.ssa Silvia Roncallo

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